domenica 15 dicembre 2013

Vi voglio bambini perché 
vi voglio santi


Silvia Sacripanti ci invia questo articolo prendendo spunto dagli scritti di P. Dolindo Ruotolo (“Vi voglio bambini perché vi voglio santi”) ricordandoci le parole di Gesù: "Se non diventerete come bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli. 


"Gesù: -O figlio mio, se imparassi a giocare con me, quanto sarebbe lieta la tua vita!»

Se non vi fate come fanciulli, non entrerete nel regno del mio Amore!
Pensalo bene, gioca con me!
Sono l'Eterna Sapienza e giuoco nei Cieli, giuoco nell'universo, giuoco nelle anime: LUDENS IN ORBE TERRARUM.
La creazione è un giuoco della mia Potenza, la Redenzione è un giuoco del mio Cuore, la santificazione è un giuoco dell'Eterno mio Amore.
La santità non è un peso, è un giuoco di semplicità! Ha uno spirito tanto diverso e tanto opposto al mondo, che è serio, essendo estremamente buffo, non ama,non giuoca, ma sparge la morte!
L'uomo è "risibile" nel giuoco dell'Amore, dell'Amore divino.
L'animale è serio perché non conosce che il suo egoismo. Guarda la faccia di un leone, di una tigre, di un lupo: che serietà fosca ed agghiacciante!
Il mondo si fa serio a misura che decade, e crede di elevarsi rendendo la vita una vita da
animali da preda. Esso apprezza le sue armi, i suoi cannoni, le sue bombe e vive di morte continua. Non ho creato l'uomo per farlo combattere così, ma per fargli vincere se stesso ... giocando con Dio, nell'umiltà, nell'Amore! Non mi fate vedere volti tristi, musi contorti, cuori agitati. Vi voglio bambini nella fede, nella fiducia, nell'amore, nell'umiltà, nella pace! Portate con voi il profumo di una infanzia perenne; sappiate che sono venuto in terra come pargoletto per questo.

Mi vedete adulto? Sono in croce.
Mi vedete infante? Sono nelle
braccia di Maria!

Qual differenza di braccia fra l'essere infante ed adulto!... Sii piccolo e troverai le braccia materne! Se vuoi essere adulto, troverai le braccia della croce!
Sii santo nella gioia della semplicità: affidati a me, come piccolo infante e troverai la vita e la pace.
Ti benedico. Sii semplice come colomba e vola a me con un amore senza ombre: le ombre vengono da satana. Non le curare. Gioca con me!"


Sappiamo bene che la nostra vita è fatta di piccole croci quotidiane, ostacoli e contrarietà che impediscono la realizzazione dei nostri progetti. Le nostre intenzioni spesso vengono interpretate in maniera distorta, gli altri ci umiliano e raramente ci viene dato un riconoscimento, qualche merito per le nostre azioni. In molti casi è necessario ripudiare la nostra volontà e i desideri del nostro “io”.  Tutto questo sembra impossibile da superare e subito cadiamo in uno stato di scoraggiamento infinito. E’ così … Di frequente mi capita di pensare ai Santi e alla loro vita qui sulla terra, come noi ora. E capisco che è possibile uscirne vincitori!  Trionfare, come scrive P. Dolindo, sulle tenebre! Come? Sforziamoci di vivere come pargoletti nelle braccia dell’Immacolata. Essere bambini significa essere come Gesù, cioè avere nel cuore le virtù della mitezza e dell’umiltà. Allora riusciremo a mettere in pratica il grande proposito della venerabile Benedetta Bianchi Porro [….] “se si ama l’Amore, si finisce per vivere di Amore”.

Silvia Sacripanti

domenica 1 dicembre 2013

Il potere della coroncina della
Divina Misericordia

Francesco D'Amato ha partecipato alla I e II Giornate di Formazione e ci invia questo articolo raccontatoci un'esperienza nel che li ha fatto vedere in modo chiarissimo la grande Misericordia di Dio. 




L’Onnipotenza di Dio è nella sua Misericordia. Ce ne dà continua manifestazione in svariati modi, sia nel vangelo sia nella vita quotidiana. Attraverso la sua serva Santa Faustina Kowalska, il Signore  manda al mondo il grande messaggio della Misericordia Divina. La missione di Suor Faustina è descritta nel "Diario" che essa redige seguendo il desiderio di Gesù e i suggerimenti dei padri confessori, annotando fedelmente tutte le parole di Gesù e rivelando il contatto della sua anima con Lui. Gesù le dice:

“Dì ai peccatori che nessuno sfuggirà alle Mie mani. Se fuggono davanti al Mio Cuore misericordioso, cadranno nelle mani della Mia giustizia. Dì ai peccatori che li attendo sempre, sto in ascolto del battito del loro cuore per sapere quando batterà per Me. Scrivi che parlo loro con i rimorsi di coscienza, con gli insuccessi e le sofferenze, con le tempeste ed i fulmini; parlo con la voce della Chiesa, e, se rendono vane tutte le Mie grazie, comincio ad adirarMi  contro di essi, abbandonandoli a se stessi e dò loro quello che desiderano” (Diario, 1728).”  
Oltre ciò Gesù le rivela anche alcune preghiere, tra le quali “la coroncina della Divina Misericordia” e promette:

1- Chiunque reciterà la Coroncina alla Divina Misericordia otterrà tanta misericordia nell'ora della morte - cioè la grazia della conversione e la morte in stato di grazia - anche se si trattasse del peccatore più incallito e la recita una volta sola....(Quaderni…, II, 122)


     2- Quando verrà recitata vicino agli agonizzanti, mi metterò fra il Padre e l'anima agonizzante non come giusto Giudice, ma come Salvatore misericordioso.Gesù ha promesso la grazia della conversione e della remissione dei peccati agli agonizzanti in conseguenza della recita della Coroncina da parte degli stessi agonizzanti o degli altri (Quaderni…, II, 204 - 205)

3- Tutte le anime che adoreranno la Mia Misericordia e reciteranno la Coroncina nell'ora della morte non avranno paura. La Mia Misericordia li proteggerà in quell'ultima lotta (Quaderni…, V, 124).

Non c’è necessità di conferma delle promesse fatte da Gesù, esse sono vere poiché Colui che le fa è la Verità in persona, pertanto questo breve racconto che segue non vuole essere una prova della veridicità di tali promesse, ma solo un motivo in più per ringraziare Dio di questo infinito dono.


Con il mio lavoro mi capita spesso di essere a contatto con persone anziane, talvolta anche in fin di vita. Ebbene qualche anno fa, andando a casa di un signore che avevo come paziente, lo trovai improvvisamente ed inaspettatamente in una fase di semi-coscienza. Cercai di fare il possibile in quella situazione, nell’attesa dei soccorsi. Nel frattempo mi ricordai delle promesse fatte da Gesù sulla recita della coroncina della Divina Misericordia vicino agli agonizzanti. Non mi fu possibile recitarla li, per il gran via vai di gente e soccorritori, quindi salutai la moglie, promettendole che sarei tornato al più presto. Uscì di casa e salito in macchina recitai, in “vicinanza spirituale”, la coroncina per la salvezza dell’anima di quella persona. Di lì a poco il signor Antonio, morì. Appresa la notizia, tornai come promesso a far visita alla moglie, senza minimamente pensare alla recita della coroncina che avevo fatto. Con mio grande stupore e immensa gioia, mi raccontò che poco prima della morte, arrivò loro figlio con un sacerdote, vecchio amico di Antonio, incontrato “per caso” in un paese vicino e avendo saputo da lui della situazione grave del padre volle andare subito ad incontrarlo. Fu così che si confessò (dopo tanto) e comunicò, proco prima della dipartita”.

Francesco D'Amato