lunedì 23 novembre 2015

LA PORNOGRAFIA È COME UNA DROGA


A prima vista, la cocaina e la pornografia non sembrano avere molto in comune, ma diversi studi stanno dimostrando che guardare la pornografia induce il tuo cervello a rilasciare le stesse sostanze chimiche di piacere che rilasciano le droghe. In più, cambiano i collegamenti neuronali del tuo cervello a causa di questa stimolazione artificiale. Potrà sembrarti assurdo, ma è vero.


A prima vista, cocaina e pornografia non sembrano avere molto in comune. L’una viene acquistata in vicoli squallidi; l’altra si scarica gratuitamente. Per una i soldi possono diventare un bel problema, per l’altra tutto sta nel prezzo di una connessione internet.

In cosa si somigliano allora? Nell'effetto che hanno sul cervello [1].

Nel caso in cui tu non sia un neurochirurgo, eccoti un corso accelerato di come funziona il tuo cervello. Nelle profondità del tuo cervello, c’è un qualcosa chiamato “percorso di ricompensa” [2]. Tu nei hai uno. Il tuo gatto ne ha uno. Per i mammiferi è uno standard. Il lavoro del percorso di ricompensa è di tenerti in vita facendo esattamente ciò che promette il suo nome: premiandoti o, meglio, premiandoti quando fai qualcosa che favorisce la vita, come mangiare o guadagnare qualcosa per cui hai lavorato duro[3]. Come ti premia? Rilasciando sostanze chimiche nel tuo cervello, principalmente la dopamina, ma anche l’ossitocina [4].

Normalmente, queste sostanze chimiche sono davvero utili. Ci aiutano a provare piacere e ad avere legami con altre persone, e ci danno la motivazione per rifare importanti attività che ci rendono felici [5]. Il problema è che il percorso di ricompensa può essere dirottato [6].

La cocaina e gli oppiacei funzionano innescando il percorso di ricompensa affinché rilasci alti livelli di dopamina in maniera non naturale, senza che la persona abbia fatto nulla per guadagnarla [7]. Indovinate cos’altro fa questo? La pornografia [8].

E quell’aumento di dopamina causa più che delle semplici emozioni. Man mano che pulsa nel cervello, la dopamina aiuta a creare nuovi percorsi nel cervello che inducono la persona a ripetere il comportamento che ha rilasciato la sostanza [9].

Più un drogato si droga o più una persona guarda pornografia, e più questi percorsi si connettono tra loro nel cervello, rendendo sempre più facile che la persona ripeta l’azione, che lo voglia o no [10].

Col tempo, il costante sovraccarico di sostanze chimiche causa altri cambiamenti. Così come un drogato alla fine avrà bisogno di sempre più droga per eccitarsi o persino per sentirsi normale, anche chi guarda pornografia può rapidamente sviluppare una assuefazione dato che il suo cervello si adatta ai livelli di dopamina rilasciati [11]. In altre parole, anche se la pornografia sta ancora rilasciando dopamina nel cervello, la persona non avverte tanto il suo effetto.

Questo accade perché il cervello tenta di proteggersi dal sovraccarico di dopamina, liberandosi di alcuni recettori chimici [12], i quali agiscono come guantoni da baseball che ricevono la dopamina rilasciata. Con minori recettori, il cervello pensa che ci sia meno dopamina e la persona che sta guardando pornografia non avverte una reazione molto forte. Il risultato è che deve cercare più pornografia, più spesso o versioni più estreme – o tutte e tre le cose – per generare ancora più dopamina per provare eccitazione [13].

E una volta che una persona si abitua a un cervello che pulsa queste sostanze chimiche, provare a liberarsi di quest’abitudine può portarlo ad avere sintomi d’astinenza, proprio come per le droghe [14].

Spesso la gente pensa alla pornografia come a una cosa che c’è sempre stata, ma la nuova versione del porno è una cosa totalmente diversa. Grazie ad internet, la pornografia oggi mescola il rilascio naturale di dopamina più potente che il corpo riesce a produrre, con un cocktail di altri elementi – novità infinite, shock e sorpresa – tutte cose che incrementano l’ondata di dopamina [15]. E dato che il porno su internet offre infinite varietà, chi lo usa può passare ad una nuova immagine ogni volta che l’eccitazione comincia a sfumare, mantenendo livelli di dopamina elevati per ore.

Descrivendo gli effetti della pornografia ad una commissione del Senato degli USA, il dottor Jeffrey Satinover, dell’università di Princeton, ha detto: “È come se avessimo ideato una forma di eroina 100 volte più potente di prima, utilizzabile nel segreto delle proprie case e iniettata direttamente nel cervello attraverso gli occhi” [16].


Fonte: www.fightthenewdrug.org/porn-is-like-a-drug/
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[1]      Pitchers, K. K., Vialou, V., Nestler, E. J., Laviolette, S. R., Lehman, M. N., and Coolen, L. M. (2013). Natural and Drug Rewards Act on Common Neural Plastici­ty Mechanisms with DeltaFosB as a Key Mediator. Journal of Neuroscience 33, 8: 3434-3442; Hilton, D. L. (2013). Pornography Addiction—A Supranormal Stim­ulus Considered in the Context of Neuroplasticity. Socioaffective Neuroscience & Psychology 3:20767; Hilton, D. L., and Watts, C. (2011). Pornography Addiction: A Neuroscience Perspective. Surgical Neurology International, 2: 19. (http://www. ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3050060/)
















 



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