mercoledì 31 agosto 2016

Che c’è di male nella pornografia? - Parte 2
di Jason Evert

Che conseguenze ha la pornografia sulle donne?
Dal momento che insegna agli uomini a pensare alle donne come ad oggetti da essere usati invece che come a persone da essere amate, i ragazzi parlano delle donne come degli oggetti e le trattano come oggetti. Un produttore di film dell’industria pornografica ha ammesso: «l’unico motivo per cui lavoro in questo settore è quello di soddisfare il desiderio degli uomini nel mondo, a cui praticamente non interessa molto delle donne che vogliono vedere gli uomini che lavorano con me che vanno con le donne che loro non hanno potuto avere quando crescevano. Lo credo fermamente, e l’industria mi odia per questo motivo»[5].

Quando gli uomini imparano il loro  concetto di intimità dai video e dalle riviste, potrebbero accettare l’idea che il “no” di una donna sia in realtà un sì e che lei goda nel venir usata. Questo conduce ad una mentalità da stupratore. Considera, ad esempio, uno studio fatto nella zona della città di Oklahoma. Quando sono state chiusi 150 business sessuali, il tasso di stupro è diminuito del 27% in cinque anni, mentre i tassi nel resto della città sono aumentati del 19%. A Phoenix, in Arizona, i quartieri che ospitavano negozi pornografici avevano il 500% di crimini sessuali rispetto ai quartieri senza negozi porno.[7]

Ted Bundy ha violentato e ucciso dozzine di donne. Condannato a morte sulla sedia elettrica, ha richiesto che la sua ultima intervista fosse con il dottor James Dobson, il fondatore di Focus on the Family. In quell’incontro Bundy parlò apertamente della pornografia e disse al dottor Dobson che tutti i suoi problemi cominciarono lì. Spiegò che tutti i suoi compagni di galera avevano un’ossessione per la pornografia prima di entrare in prigione. Le riviste e i video porno sono alla radice di innumerevoli stupri e omicidi. Anche tantissime  vittime di molestie sui bambini riferiscono che venivano esposti a pornografia nel tentativo di venire sedotti. Nessuno può dire ai mariti, ai figli, ai parenti e ai genitori di quelle donne violate e uccise che la pornografia non fa male. Inoltre, non ti farebbe infuriare se un ragazzo semplicemente guardasse la donna che ami allo stesso modo in cui tu guardi la pornografia?

Bisogna anche sottolineare che la pornografia non è semplicemente un problema dei ragazzi. Anche molte donne hanno questi problemi e subiscono le stesse conseguenze. Se anche tu sei una donna e hai queste difficoltà, non sei da sola. Molte donne hanno scritto articoli per il nostro blog sulle loro esperienze con la pornografia e su come sono riuscite a liberarsene.

Che conseguenze ha la pornografia sui matrimoni?
Sinceramente, la pornografia è il modo perfetto per sparare in testa il tuo futuro matrimonio. Immagina un giovane che ha l’abitudine di guardare pornografia e non lo dice alla sua fidanzata. Spero che quando sarà sposato, i desideri di eccitazioni sessuali illecite svaniranno. Ma che fine fa la sua lussuria dopo il matrimonio? Non scompare; viene imposta a sua moglie. La pornografia gli ha insegnato a reagire al valore sessuale di una donna e a nient’altro. Si è allenato a credere che le donne dovrebbero essere sempre fisicamente perfette e costantemente sessualmente accessibili.

Se anche razionalmente rigetta questa visione, rimane il fatto che la pornografia ha distorto il modo in cui guarda le donne. Si può dire che vede il mondo attraverso occhiali-porno. Sa guardare le donne soltanto attraverso le lenti della lussuria. Uno psicologo che si è specializzato in problemi sessuali ha notato che «più tempo trascorri in questo mondo di fantasia, e più difficile diventa poi passare alla realtà»[8].

Finché la moglie di un uomo è una Barbie grandezza naturale con una squadra di truccatori e parrucchieri che la seguono per tutta la casa, le cose potrebbero andare lisce per un po’ di tempo. Ma quando la realtà si confronta con la fantasia, l’uomo rimarrà deluso e l’immagine che la donna ha di se stessa soffrirà. Nessuna donna reale potrà mai dare soddisfazione ai suoi desideri e alle sue fantasie disordinate. Questi si focalizzano esclusivamente sulla gratificazione egoista piuttosto che sul dono mutuo e sulla gioia di far piacere al proprio sposo.
Una donna ha spiegato che se la compagna reale di un uomo non è sempre disponibile sessualmente e se non vuole sempre fare quello che lui desidera come le donne su cui ha fantasticato, potrebbe accusarla di essere una bigotta. Potrebbe accusarla di essere grassa, a differenza delle modelle che lui adora. Se lei ha delle necessità, a differenza delle immagini passive delle riviste, allora lei potrebbe sembrare troppo esigente per lui [9].

In altre parole, non ci vorrà molto per incolparla dei suoi disordini; le sue fantasie lo avranno privato della capacità di essere veramente intimo con sua moglie. Un motivo per cui è incapace di avere una sana intimità con sua moglie è che l’intimità non è una fuga dalla realtà ma la capacità di vedere la bellezza dell’altro. La presenza della lussuria nel cuore dell’uomo blocca la sua capacità di vedere la donna come una persona. L’ha ridotta ad un oggetto e ha ignorato il suo valore come persona. Quando accade questo, lui perde l’amore. La vera intimità è impossibile.

Si è detto che il problema con la pornografia non è che mostra troppo, ma che mostra troppo poco. Riduce una donna a nient’altro che al suo corpo. Così un uomo dedurrà che migliore è il corpo e migliore è la donna. Con questa impostazione mentale gli uomini non solo si aspettano che le loro future mogli siano perfette quanto Miss Settembre; ma non apprezzano neanche le qualità più belle e preziose di una donna, dal momento che le foto di una rivista non potranno mai rivelarle. Questo induce gli uomini a cercare altrove in una impossibile tentativo di soddisfare la loro lussuria. Dopotutto, la pornografia favorisce la falsa mentalità secondo cui il sesso casuale e senza prendere impegni sia il più soddisfacente e piacevole. E chi è che non vuole essere soddisfatto?

Una risposta all’insoddisfazione coniugale spesso causata dall’abitudine della pornografia è di portarla nella camera da letto. Questo è un vano tentativo da parte dell’uomo di ottenere l’eccitamento illecito verso cui si è attaccato. La povera moglie potrà permetterlo, ma la gioia dell’amore è fuggito dall’uomo, che non vede più il valore della persona e il bisogno di negare se stesso per il suo bene. Le coppie sposate che usano la pornografia ottengono che i loro problemi coniugali diventano peggiori. Se un marito ha bisogno di fingere che sua moglie è qualcun altro affinché lui sia eccitato, allora diventerà sempre meno attratto da lei. Invece di amarla, sta distruggendo l’amore tra di loro. Nel momento in cui dovrebbe rinnovare i voti matrimoniali con il suo corpo, commette adulterio nella sua mente.
Dato che gli effetti della pornografia sono così disastrosi, gli uomini e le donne cristiane hanno l’obbligo di liberarsene. Secondo Giovanni Paolo II, Dio «affida la dignità di ogni donna come compito a ciascun uomo»[10]. Quando agiamo in un modo che è contrario alla dignità degli altri, agiamo in maniera contraria alla nostra stessa dignità. Per questo motivo, il Santo Padre dice, «ogni uomo deve guardare dentro se stesso per capire se colei che gli è stata affidata come una sorella nell’umanità, come una sposa, non sia diventata nel suo cuore un oggetto di adulterio»[11].

Se anche la pornografia non avesse effetti negativi sulle persone, non dobbiamo mai dimenticare che il peccato non è semplicemente una questione sociale. Dobbiamo amare il nostro prossimo, ma dobbiamo anche onorare Dio in tutte le nostre azioni e pensieri. Guardare con lussuria le sue figlie è un peccato grave, anche se nessuna rimane incinta a causa dell’immaginazione di un altro. «Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro» (2 Timoteo, 2:22).
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[5] Robert Stoller, Porn: Myths For The Twentieth Century (New Haven, Conn.: Yale University Press, 1993), 31.
[6] Stoller, 32.
[7] U.S. Department of Justice, Child Pornography, Obscenity and Organized Crime (Washington D.C., February 1988).
[8] Edward Marriot, “Men and Porn”, The Guardian (8 Novembre 2003).
[9] Laurie Hall, “When Fantasy Meets Reality”(www.pureintimacy.org)
[10] Papa Giovanni Paolo II, udienza generale, 24 Novembre 1982. Citato in Man and Woman he Created Them, 519.
[11] Papa Giovanni Paolo II, lettera apostolica, Mulieris Dignitatem 14 (sulla dignità e vocazione delle donne) (Boston: Paoline, 1988).
Che c’è di male nella pornografia? - Parte 1
di Jason Evert


Il problema dell’utilizzo della pornografia è che evira gli uomini, degrada le donne, distrugge i matrimoni e offende il Signore. Forse starai pensando: “Non stai un po’ esagerando? Insomma, che c’è di male nel guardare qualche sito?”. Dai un’occhiata agli effetti della pornografia e capirai perché i veri uomini non la guardano.

Che conseguenze ha la pornografia sugli uomini?
Per cominciare, dato che paralizza la sua capacità di amare, lo priva della sua capacità di essere un uomo. L’essenza della virilità consiste nella prontezza a negare se stessi per il bene dell’amata. È per questo che San Paolo ricorda ai mariti nella sua Lettera agli Efesini che il loro amore deve essere come quello di Cristo, che ha accettato di essere crocifisso per la sua amata, la Chiesa (Efesini, 5:21-33).
La pornografia ostacola questa chiamata. Invece di negare se stesso per il bene della donna, l’uomo, attraverso la pornografia, nega alla donna la sua dignità per soddisfare la propria lussuria. In sostanza, la pornografia è un rifiuto della nostra chiamata ad amare come ama Dio. Non c’è da meravigliarsi che coloro che la usano non sono mai soddisfatti. Solo l’amore dà soddisfazione. Un terapeuta matrimoniale ha osservato che «le persone che guardano pornografia si sentono morte dentro e stanno cercando di evitare di rendersi consapevoli di quel dolore. C’è un senso di liberazione che è temporaneo: ecco perché la pornografia è così ripetitiva. Devi rifarlo ancora e ancora.»[1]

Le sue opinioni sono ben comprese da coloro che si sentono intrappolati dal fascino della lussuria. Una persona dipendente dalla pornografia e in via di recupero ha ammesso che vedere la pornografia «porta una delusione intensa, precisamente perché non è quello che sto cercando. È più o meno come una persona affamata che sta fuori la finestra di un ristorante, pensando che verrà servita»[2]

In un certo senso, il fatto che la pornografia permette agli uomini di appagare la loro lussuria senza doversi preoccupare di gravidanze o malattie, è parte del problema. Incoraggia gli uomini a vivere in un mondo in cui la sessualità offre solo piacere senza significato o conseguenze, un mondo in cui «nessuna donna rimane incinta, nessuno si prende una malattia, nessuno mostra sensi di colpa, paure, rimorsi, imbarazzo o sfiducia. Nessuno soffre per l’attività sessuale di altri e gli uomini, come minimo, sono sempre spensierati e senza freni… La priorità di proteggere amorevolmente il proprio compagno è di poca preoccupazione nella pornografia perché non sembra possibile alcun danno»[3].

Vivere in un mondo di fantasia permette ad un ragazzo di scappare dalla realtà e fuggire dalle esigenze dell’amore autentico. Quindi in realtà non lo libera. Lo rende schiavo. In parole povere, la pornografia è la rinuncia dell’amore. Come ha detto lo scrittore Christopher West, «[la pornografia] cerca di favorire precisamente quelle distorsioni dei nostri desideri sessuali contro cui dobbiamo lottare per scoprire l’amore vero»[4].

Per la persona che si abbandona alla pornografia, lo scopo del sesso diventa il soddisfacimento dei “bisogni” erotici, e non una comunicazione di vita e di amore. La pornografia insegna all’uomo a valutare una dona sono in base a quello che lei gli dà invece che in base alla persona che è. Dato che è così concentrato su quello che sta prendendo, non impara a dare.

Alcuni ragazzi si liberano di questi argomenti dicendo, “i ragazzi sono ragazzi”, oppure “sto solo apprezzando la bellezza della femminilità”, oppure “mi piacciono gli articoli delle riviste”. A volte si rendono conto di quanto sono non convincenti questi argomenti e diventano risentiti, dicendo ”vuoi reprimere la sessualità e privare le donne della loro libertà. Non ti fa bene avere un così basso apprezzamento per le donne!”. Questo atteggiamento difensivo è evidente nel modo in cui gli strip club si presentano come “club per gentiluomini” per “intrattenimento per adulti”. Perché mai un uomo sente il bisogno di giustificare il suo comportamento? Un uomo non ha bisogno di annunciare che è un gentiluomo, né gli adulti hanno bisogno di ricordare agli altri che sono maturi. Le azioni parlano da sole.

Eppure, anche quando la mancanza di autocontrollo di uomo lo rende immaturo e il suo comportamento non può essere conciliato con il titolo “gentiluomo”, sente ancora il bisogno di identificarsi con l’autentica virilità. Non importa quanto andiamo a fondo: Cristo ha stampato nel nostro essere la chiamata ad amare come lui ama. Se sbrogliamo le bugie e ci avviciniamo umilmente al Signore con tutte le nostre ferite, lui ci innalzerà e ci renderà veri uomini. Per fare questo, dobbiamo avere il coraggio e l’umiltà di guardare al suo piano per l’uomo e la donna. Quando Gesù ci ha avvertito che chiunque guarda con lussuria una donna commette adulterio con lei nel suo cuore (Matteo, 5:28), ha detto in maniera molto chiara che non è sufficiente evitare le gravidanze o le malattie. Non è sufficiente neanche evitare contatti sessuali impuri; dobbiamo resistere anche a pensieri e sguardi sessuali impuri.

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[1] Estela Welldon, citata in Edward Marriot “Men and Porn”, The Guardian (8 Novembre 2003).
[2] John Paul Day, citato in Edward Marriot “Men and Porn”, The Guardian (8 Novembre 2003).
[3] Richard Wetzel, M.D. Sexual Wisdom (Ann Arbor, Michigan: Proctor Publications, L.L. C., 1998), 72.
[4] Christopher West, Good News About Sex and Marriage (Ann Arbor, Michigan: Servant Publications 2000), 84.

lunedì 29 agosto 2016

Domande e Risposte sull'Aborto

Come affrontare il tema dell'aborto

Un breve libretto per imparare a rispondere alle obiezioni più comuni sul tema dell'aborto:
  • Che c'è di male nell'aborto?
  • Non è un essere umano, è solo un grumo di cellule
  • Va bene, è un essere umano, ma ancora non è una persona
  • L'aborto è una cosa brutta ma bisogna lasciare alla donna la libertà di scegliere
  • In caso di malformazione del bambino non si può essere così egoisti da mettere al mondo un infelice
  • Non si può obbligare una donna a partorire il frutto di una violenza
  • Mio il corpo, mia la scelta!
  • Legalizzare l'aborto è necessario per liberare le donne dai pericoli dell'aborto clandestino
  • Tutto sommato la legge 194 è una buona legge: va solo applicata meglio
Nella sezione finale del libretto vengono mostrate anche alcune foto di feti abortiti e vengono spiegate nel dettaglio alcune tecniche mediche utilizzate per eliminare il bimbo.

Scarica gratuitamente Domande e Risposte sull'Aborto in pdf:







mercoledì 17 agosto 2016

Cosa sono le Giornate di Formazione?

Dal 7 al 14 Agosto a Tuscania si sono svolte le V Giornate di Formazione organizzate dall'Istituto del Verbo Incarnato. In cosa consistono?


Dal 7 al 14 agosto si sono tenute a Tuscania (VT), presso il Monastero che è stato delle Clarisse, le “Giornate di formazione” dell’Istituto del Verbo Incarnato. Giunte alla V edizione, hanno visto la partecipazione di famiglie, giovani, seminaristi, suore e sacerdoti provenienti da tante parti d’Italia (e anche da altri Paesi come la Spagna e l’Albania) e qui convenute per una settimana di approfondimento della fede cattolica.

Il crescente successo di queste iniziative promosse dall’Istituto del Verbo Incarnato non consiste ovviamente solo nel numero dei partecipanti, che dalla prima edizione a Bracciano (contava poche decine di persone) è passato alle centinaia di quest’anno, ma sta soprattutto nella giusta miscela di preghiera, studio, convivialità  che hanno contrassegnato le attività formative. Avendo partecipato sin dalla prima edizione con la mia famiglia posso testimoniare con gioia quanto bene e frutti di grazia ho visto sui volti di tanti partecipanti, che potendo approfittare della serenità cristiana e degli argomenti trattati nelle Giornate di formazione, hanno potuto proseguire e fruire  degli Esercizi spirituali di S.Ignazio di Loyola (divisi per maschi e per femmine) dettati dai Padri dell’IVE al termine delle Giornate.

Tornando ai contenuti delle Giornate stesse, quest’anno sono stati argomentati da specialisti e studiosi qualificati, specifici temi quali: le radici cristiane dell’Europa, la falsificazione della storia (in particolar modo le Crociate e l’Inquisizione), l’ideologia gender e le sfide bioetiche dell’utero in affitto e dell’eutanasia, le battaglie contro l’aborto e la “cultura della morte”, l’unicità della salvezza della Chiesa cattolica, il Sacramento del Matrimonio e la paternità di Dio, modello di ogni paternità, l’adozione e la paternità spirituale, i metodi naturali nella morale coniugale, la castità e la necessità della preghiera, le difficoltà della testimonianza cristiana nei diversi ambiti della vita quotidiana (nell’università, nel mondo giovanile, nel lavoro), la sfida delle sette e l’analisi della cosiddetta “New Age”, i problemi posti dall’ateismo e dall’evoluzionismo, le persecuzioni anticristiane in diverse parti del mondo, i miracoli di Lourdes ed i motivi profondi e razionali per credere, i fondamenti dell’arte sacra e la dimensione del Verbo Incarnato nell’arte, l’analisi letteraria e cattolica di Tolkien, la ricerca del senso e del significato nell’opera di Victor Frankl, l’analisi della rivoluzione e del progressismo anticristiano. Una sessione plenaria è stata affidata all’attualità del Beato Piergiorgio Frassati, leader cattolico e modello per ogni giovane laico.

Seppur all’insegna della formazione e dello studio, non è stato per nulla trascurato l’aspetto ludico, tanto che si sono costituite tre squadre che hanno preso il nome da altri modelli di santità “laica” come il Beato Frassati (Santa Gianna Beretta Molla, San Tommaso Moro e San Giuseppe Moscati), che hanno dato vita a sane competizioni attraverso giochi, danze, canti, tornei di calcio e di pallavolo, animando tutta l’attività dei partecipanti. Ovviamente si è privilegiata la spiritualità di tutte le iniziative, con la possibilità della Santa Messa quotidiana, la recita delle Lodi e dei Vespri, l’Adorazione del Santissimo Sacramento, la recita della Via Crucis accompagnata con devozione da canti liturgici, la possibilità della Confessione e della direzione spirituale, la Professione solenne del Credo.

Ogni sera si è potuto gustare insieme o la visione di un film con argomenti cristiani o  una riflessione curata dalle Suore del Verbo Incarnato sulla Via Crucis o uno spettacolo interessante con alcuni giovani di canzoni e musica con contenuti di fede. La presenza di Cristo e della sua Croce, assieme alla statua della Madonna, ha testimoniato perpetuamente l’amore alla Chiesa e la volontà di impegnarsi nell’apostolato cristiano e nell’evangelizzazione.

Molti ragazzi si sono consacrati a Maria Santissima
Queste Giornate hanno reso viva la possibilità, in tempi difficili come i nostri, di poter testimoniare con gioia nelle famiglie, tra i giovani, nel mondo del lavoro o dello studio e in tutti gli altri settori della vita, la bellezza della fede e della carità. Tra i giovani è doveroso sottolineare l’opera delle cosiddette “Voci”, che professando la consacrazione di devozione mariana, stanno cercando di portare nel mondo l’annuncio di Cristo attraverso specifiche missioni nelle scuole ed in collaborazione con le Parrocchie dove vivono. Auguro a tutti di poter sperimentare i benefici di queste splendide Giornate di Formazione!

Fabio Trevisan


martedì 16 agosto 2016

Testimonianze Giornate di Formazione 2016
Marika, mamma di 3 partecipanti alle Giornate

Buongiorno padre, ieri tornando a casa Francesco mi ha detto queste parole : "mamma io mi sento cambiato dentro...spiritualmente intendo, non so cosa mi abbia preso domenica scorsa (all'arrivo a Tuscania) , anzi lo so era una grande tentazione perché c'era qualcosa di molto bello che mi aspettava. Sai cosa vorrei? Vorrei diventare santo..."

Con queste parole (che ogni mamma vorrebbe sentirsi dire)  ringrazio Dio e voi tutti per aver fatto vivere questa settimana intensa ai miei figli a a me e Nino. Nella speranza di poter trascorrere altri momenti di grazia come quelli appena vissuti , ci sosteniamo reciprocamente con le preghiere. Buona festa dell'Assunta!

Marika e Nino, Francesco, Chiara, Angelica e Daniele.


Una ragazza che preferisce restare anonima

Buon pomeriggio Padre Andres, 
sono … , tornando a casa durante tutto il viaggio in treno ognuno di noi del gruppo di … ha ripensato a tutta la settimana trascorsa e ne abbiamo parlato con chi non è potuto venire ... Ci vedevano tutti un pò cambiati fisicamente , io in verità se ripenso a quando sono arrivata a Tuscania a quando sono ripartita per tornare a casa mi sento un pò cambiata , sono ritornata a casa più fiduciosa , e serena , ma anche consapevole del posto dove avrei vissuto per una settimana , il giorno che ho particolarmente a cuore è stato quando siamo andati a Civitavecchia , per il "santo chiasso " che penso sia una delle forme di fede e di far sentire la sua presenza a tutti noi , e di essere una cosa sola . Un altro dei momenti che mi ha colpito in queste giornate i vari momenti di preghiera , perchè vedevo un ragazzo … quanto amore ci metteva nella preghiera e alcune volte lo vedevo con le lacrime agli occhi. Per quanto riguarda la mie giornate di formazione le prime posso dire che sono da rifare in qualche modo quando torni a casa ti manca qualcosa , la routine la messa la mattina e le varie cose ma ti manca  l'aria che si respirava , la gioia , la collaborazione tra suore e seminaristi ,  anche  se abbiamo ricevuto il premio "LOURDES 2016 " siamo felici anche un pò acciaccati ma quello che ci ha tenuto uniti in questi giorni della novena Dell'Assunta è estata la preghiera , penso che queste giornate siano un piccolo angolo di paradiso dove ritrovarsi alla SUA presenza e pregare ,  ora noi aspettiamo solo le prossime giornate e gli esercizi spirituali , …un saluto e un abbraccio da … , saremo uniti nella preghiera con la sperando di rivedervi al più presto 


Rosaria Pombo

Caro padre Bonello,
Avevo letto sul gruppo whatsapp delle Voci che chiedeva la nostra impressione riguardo le Giornate (soprattutto a quelli che vi avevano partecipato per la per prima volta) ed è quello che voglio fare con questa e-mail, sperando di rendere abbastanza l'idea.
Sono state sicuramente un'esperienza indimenticabile. Mi hanno dato tanto, davvero tanto. Hanno cambiato radicalmente il mio modo di pensare, anzi, lo hanno arricchito. Le conferenze spettacolari! Nonostante in alcune mi sia (purtroppo) addormentata, quelle che ho seguito sono state un vero beneficio per me! Ho imparato tanto, compreso tante cose di cui prima ero ignara, pensato a cose che prima non sfioravano la mia mente e custodisco  tutto questo con tanta gelosia... Quasi come il più prezioso dei tesori. Una delle cose che mi è rimasta più impressa? Sicuramente della ragazza di cui ha parlato, padre! La sua fermezza e convinzione sono stati l'esempio più  bello per me. L'ambiente era perfetto! I ragazzi che erano tutti lì per il tuo stesso motivo, mi facevano pensare: "Cavolo! Allora non sono l'unica extraterrestre sulla terra che crede a queste cose!" ed era bellissimo essere sollevata da quella visione. Ho fatto nuove amicizie, VERE amicizie. Mi sono divertita e allo stesso tempo mi sono formata. Niente di meglio. Mio padre, quando sono tornata a casa, ha notato subito la mia grande felicità. Avevo un sorriso che non voleva accennare a scomparire dal mio viso e, pensando a quei giorni, sorrido ancora. Come avevo già detto ad altri, sapevo che fossero belle, ma non così tanto!Non credo che ci siano parole per descrivere l'immensa gioia e pace che ho dentro di me. A questo punto colgo anche l'occasione per ringraziarla dell'invito, padre. Senza il suo contributo, probabilmente non ci sarei andata e quindi mille grazie!
Spero di aver reso abbastanza l'idea.
Tanti saluti

Rosaria Pombo


Elena Gal Luminita

Cercare di racchiudere in poche parole ciò che hanno significato queste giornate per me è davvero difficile. Sono state le mie prime giornate ed, inoltre, ero partita alla cieca, senza conoscere nessuno, ma con così tanto entusiasmo nel cuore che non posso che vedere l'opera di Dio in questo!

Pregare, giocare, ridere a più non posso, mangiare, cantare insieme, tutto ha portato ad una svolta nella mia vita. La vita cristiana, per i giovani di oggi, forse non è la più facile, ma è sicuramente la più gioiosa e piena d'amore! E non posso che ringraziare tutte le persone che hanno impiegato il proprio tempo libero nel formarci con tante e interessantissime conferenze, tutti i giovani presenti che mi hanno accolto e che mi hanno donato la loro amicizia con semplicità e nel modo più genuino possibile, i seminaristi, i preti, i cuochi, ma soprattutto Padre Andres e tutte le Suore che hanno sempre avuto tempo (e pazienza!) per una chiacchierata, una risata o un consiglio. La vostra generosità e la vostra disponibilità sono stati d'esempio per me. E ovviamente Gesù Cristo, che non mi ha mai abbandonata e che, anzi, mi ha presentato la Sua Santissima Madre come anche mia Madre nella consacrazione in schiavitù d'amore!

Quanta gioia, forza e speranza per il futuro mi hanno donato queste giornate, mi avete donato tutti voi e Dio. La Sua Misericordia non ha davvero mai fine!

Saluto tutti con un grande abbraccio, sperando di rivedervi presto!!

Evviva Maria! 

Gal Luminita Elena
 

Giacomo Fiorini

Carissime Voci del Verbo,

queste per me sono state le seconde Giornate di Formazione.
Da quando terminarono quelle dell'anno scorso per me sono arrivate nuove sfide sia accademiche che professionali da affrontare: con quell'entusiasmo così contagioso, trasmessomi dai tanti gioiosi ragazzi che mi hanno accolto, sono riuscito nel tempo a raddrizzare la barca della mia fede e a spiegare le vele nella direzione indicata dal vento del Signore. Ho lentamente ripreso ad apprezzare la bellezza e del sacrificio, della preghiera, del perdono, della perseveranza e della ricchezza spirituale!
Ho deciso di tornare quest'anno con l'intento di rafforzare le mie motivazioni per credere, ma con me il Signore è stato molto più generoso: mi ha donato tanti nuovi amici e reso ancora più forte di fronte alle troppe tentazioni mondane. La mia vita, come dicevo prima, ora è piena di grandi cambiamenti, ma con la vostra vicinanza e il vostro sorriso mi avete donato nuova energia spirituale per affrontarli al meglio!

Anche a costo di ripetermi... un grande e sincero GRAZIE ai padri, alle suore, ai ragazzi e alle famiglie che hanno condiviso questi santi giorni, e a tutti voi chiedo tante preghiere affinché portino tanto frutto. Sarò felice e onorato di ricambiare tanta grazia!


Giacomo


Sara e Luca

Carissimo padre Andrés, ti scriviamo questa email perché vedendo le tante testimonianze dei ragazzi venuti alle giornate di formazione è venuta voglia di testimoniare anche a noi. Per noi Tuscania è un luogo di gioia e non vedevamo l'ora di partire per vivere a pieno tutti i frutti delle giornate. Ma Dio è più grande di ogni nostra aspettativa e abbiamo ricevuto i frutti anche da qui, dalle nostre case a Roma.
Come ben sai abbiamo partecipato alla GMG con la nostra parrocchia.
Quando i ragazzi delle voci del verbo ci chiedevano perché avevamo deciso di partire con la parrocchia e non con L'IVE rispondevamo che non volevamo fare un torto a nessuno. Oggi benediciamo quella scelta e sappiamo che è stata Provvidenza perché ci ha permesso di vivere la GMG in un modo unico e speciale e ci ha permesso di capire un po' di più della Misericordia. Susanna era una nostra carissima amica. Una ragazza simpatica, buona, generosa ma anche con molti dubbi di fede, una devozione quasi totale allo studio che escludeva qualsiasi vocazione all'amore e una famiglia filoprotestante. I suoi dubbi però non erano volontari, lei soffriva per essi e, nonostante tutto, aveva fede. Grazie a Dio, ha avuto la possibilità di morire con un sacerdote vicino, dopo aver vissuto fino in fondo la GMG ed aver ricevuto la Comunione. Non avremmo mai immaginato di assistere alla morte di una nostra amica, ma neanche avremmo mai sperato di ricevere i frutti che da essa sono scaturiti. Sai bene le difficoltà che abbiamo nella nostra parrocchia, dove molti giovani non conoscono la fede e sono lontani dalla preghiera. Prima ancora che sapessimo della sua morte abbiamo recitato un Rosario tutti insieme (per molti si trattava del primo Rosario della loro vita) e, da quando il nostro sacerdote ci ha detto della morte di Susanna, nessuno, neanche i più lontani dalla Chiesa, ha avuto reazioni di rabbia verso Dio ma tutto il gruppo è stato unito nella fede. È cominciata una richiesta di preghiere e di celebrazione di messe in suo suffragio e in tutti è nato un desiderio di pregare. Il nostro gruppo sta prendendo coscienza di quanto sia importante avere un rapporto profondo con Dio e anche la sua famiglia sta iniziando a crescere nella fede. Il funerale sembrava una festa, più persone ci hanno detto che sembrava la Messa di Pasqua.
Tornare alla vita normale è difficile, spesso le persone intorno a noi ci mostrano solo il lato tragico della situazione. Susanna ci manca tanto e la sua morte così improvvisa ci ha scosso e ha fatto emergere la nostra umanità più profonda e le nostre paure, ma parlando tra di noi a cuore aperto abbiamo capito che forse è proprio in questi punti deboli che il Signore vuole venire a visitarci per farci sentire la Sua misericordia.
In questi giorni la vicinanza dell'IVE e delle voci del verbo è stata fondamentale. Ogni giorno abbiamo guardato le foto delle giornate per sentirci più vicini a voi, ma soprattutto vi abbiamo sentito vicini tramite telefonate, messaggi e soprattutto preghiere. La vostra vicinanza è stata come un tenerissimo abbraccio consolatorio di Dio.
Ti e vi vogliamo bene e speriamo di poterci incontrare presto. Nel frattempo aspettiamo date degli esercizi concomitanti per maschi e femmine perché oltre agli immensi frutti che essi portano sappiamo di avere in più grazie da ricevere per intercessione di Susanna.
Uniti in Gesù e Maria ,
 
Sara e Luca

Francesco Del Giudice

Le Giornate di Formazione sono qualcosa di veramente divino, e lo si capisce dai frutti immediati (pace dell'anima e dei sensi, preghiera abbondante, amicizia, fiducia, etc) ma anche da quelli a lungo termine (apostolati da svolgere, idee da mettere in pratica, eventuali vocazioni maturate, etc). Non ho altro da aggiungere. Personalmente sono certo che non potevano andare meglio di come si sono svolte: forse sono state le benedizioni che abbiamo ricevuto di continuo, forse è stato il ritmo incalzante, forse è stata la santità che abbiamo respirato. Ma potrebbe anche essere ogni singola componente che forma ciò che noi conosciamo sotto l'etichetta di "Giornate di Formazione".
Da un punto di vista personale, le Giornate non sono iniziate con il giusto ritmo (complice la grande agitazione per le conferenze che dovevo tenere il martedì) ma grazie alla Messa di apertura ed ai consigli dei sacerdoti, sempre disponibili in qualsiasi momento, ogni cosa ha preso la giusta piega per poter vivere pienamente ogni singolo atto della settimana. Ovviamente mi sono stati di aiuto, inoltre, anche la vicinanza di alcune Voci del Verbo (alcune già presenti a Tuscania, altre non ancora arrivate) con cui mi sono messo in relazione.
Grazie infinite per ogni singola azione che avete rivolto nei nostri confronti in tutti questi giorni. Dio ricolmi di grazie e benedizioni tutte le persone che ci hanno dato anche solo un bicchiere d'acqua in una delle tante merende della settimana. Mi sono veramente divertito e giovedì sera, durante la “kermesse”, ero letteralmente al settimo cielo: non solo P. Joaquín si è impegnato al massimo grado per la realizzazione della serata ma il fatto di giocare a giochi della mia infanzia (la pista, le macchinette, i pesciolini, etc) mi hanno riportato alla dolcezza dell'infanzia, facendomi dimenticare anche di essere cresciuto e di aver quasi toccato i 30 anni.
Ogni aspetto di queste GF è stato bilanciato sapientemente: le conferenze (geniale l'idea di separarci in gruppi: avanti così!), l'eutrapelia, lo sport, i momenti di dialogo, le preghiere, la schiavitù mariana, il mangiare, l'assistenza spirituale, etc. Il concerto di Cristiano ed Andrea che aspettavamo da tanto tempo è finalmente arrivato. Siamo un'unica famiglia e quando ci incontriamo non possiamo non stare insieme: apprezzo sempre di più il fatto che tutti i religiosi (fossero anche professori o sacerdoti da molti anni) si seggano accanto ai ragazzi per poterli conoscere e parlare con loro. E' una gioia immensa avere dei fratelli e delle sorelle sparsi per tutta l'Italia che si ricordano di me sia da soli sia quando ne ho bisogno e mi rivolgo a loro. Cosa chiedere di più? Cosa volere di più?
Viva le Giornate e viva la Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato!



Francesca Mengalli

Ciao a tutti!
Anch'io volevo condividere qualche pensiero! Queste per me sono state le prime giornate, a dire la verità non sono partita da casa con delle precise aspettative ma quello che ho ricevuto è stato molto di più di quello che potessi immaginare.
Che bello vedere così tanti sorrisi e una sana allegria! Che bello essere circondata da giovani e adulti sempre gioiosi e generosi! Che bello vedere così tanti giovani condividere il dono della fede, credo che questo sia una delle cose più belle che mi ricorderò di queste giornate: sapere che non siamo soli a credere in Lui mi dà una grandissima forza! Che bello condividere insieme momenti di preghiera, studio e divertimento! Proprio come una grande famiglia! Grazie a tutte le persone che ho conosciuto, grazie a coloro che hanno portato la loro testimonianza e mi hanno dato la possibilità di riflettere su temi importanti!
Sono tornata a casa con il cuore pieno di gioia, allegria e entusiasmo! E questo grazie a tutti voi!
Con la speranza di vederci presto un grande saluto!
 
Francesca

 

Francesca Cappadocio

Ringrazio Gesù e Maria per avermi fatto vivere queste V giornate di formazione a Tuscania, e tutti coloro che vi hanno partecipato e che le hanno organizzate con impegno e completa dedizione.
Le conferenze sono state molto interessanti, le tematiche attuali e molteplici gli spunti di riflessione per la vita quotidiana e futura.
Grazie specialmente per i momenti di preghiera molto intensi, profondi, per i canti, anche in lingua spagnola, per le testimonianze e le celebrazioni liturgiche.
I momenti di preghiera mi sono rimasti dentro, perchè vissuti in modo profondo, serio e sentito e con molta devozione e profondità che mi ha colpito e di cui avevo bisogno.
Bello il clima di unità nella preghiera e bello vedere molte culture e anche nazionalità diverse vicine in un unico ideale comune e grande. Ognuno ha portato se stesso in queste giornate e ci ha messo del suo genuinamente e questo si è visto ed è stato molto bello e significativo.
Complimenti all' Istituto del Verbo Incarnato per l'organizzazione di ogni momento di queste giornate,
Un abbraccio e a presto!

Cappadocio Francesca


Gianluca Iori

Un po' in ritardo, ma ecco anche la mia testimonianza!
Come diceva Einstein, Dio non gioca a dadi con l'universo. E, aggiungo io, se non lo fa con la natura, men che meno lo fa con noi che nel battesimo siamo Suoi figli.
Ho deciso di partecipare per la prima volta alle Giornate di Formazione un po' alla cieca, non conoscendo l'Istituto e non avendo mai partecipato ad un ritiro spirituale così lungo. Col senno di poi, sono sicuro che è stata la Provvidenza a farmi venire a Tuscania.
E' stato bellissimo incontrare tanti ragazzi che hanno il coraggio di mettere Dio al primo posto nella loro vita e parlando sia con loro che con i religiosi sono uscito veramente edificato e carico per testimoniare Cristo con sempre più forza nella mia vita quotidiana. Stupendi i momenti di preghiera, in particolare le Adorazioni meditate e la recita del Credo finale. Molto interessanti anche le conferenze, ricche di spunti che voglio approfondire.
Grazie a tutti voi per la calorosa accoglienza e un ringraziamento particolare agli organizzatori, alle suore e ai religiosi per il lavoro incredibile che hanno fatto per rendere possibili le Giornate!
P.S. Adesso è ora di fare la mia parte! :) Ho già alcune idee riguardo a temi per video di apologetica e strategie di comunicazione che spero siano utili alla nostra causa!