di Jason Evert
Dal momento che insegna agli uomini a pensare alle donne come ad oggetti
da essere usati invece che come a persone da essere amate, i ragazzi parlano
delle donne come degli oggetti e le trattano come oggetti. Un produttore di
film dell’industria pornografica ha ammesso: «l’unico motivo per cui lavoro in
questo settore è quello di soddisfare il desiderio degli uomini nel mondo, a
cui praticamente non interessa molto delle donne che vogliono vedere gli uomini
che lavorano con me che vanno con le donne che loro non hanno potuto avere
quando crescevano. Lo credo fermamente, e l’industria mi odia per questo
motivo»[5].
Quando gli uomini imparano il loro
concetto di intimità dai video e dalle riviste, potrebbero accettare
l’idea che il “no” di una donna sia in realtà un sì e che lei goda nel venir
usata. Questo conduce ad una mentalità da stupratore. Considera, ad esempio,
uno studio fatto nella zona della città di Oklahoma. Quando sono state chiusi
150 business sessuali, il tasso di stupro è diminuito del 27% in cinque anni,
mentre i tassi nel resto della città sono aumentati del 19%. A Phoenix, in
Arizona, i quartieri che ospitavano negozi pornografici avevano il 500% di crimini
sessuali rispetto ai quartieri senza negozi porno.[7]
Ted Bundy ha violentato e ucciso dozzine di donne. Condannato a morte
sulla sedia elettrica, ha richiesto che la sua ultima intervista fosse con il
dottor James Dobson, il fondatore di Focus on the Family. In quell’incontro
Bundy parlò apertamente della pornografia e disse al dottor Dobson che tutti i
suoi problemi cominciarono lì. Spiegò che tutti i suoi compagni di galera
avevano un’ossessione per la pornografia prima di entrare in prigione. Le
riviste e i video porno sono alla radice di innumerevoli stupri e omicidi.
Anche tantissime vittime di molestie sui
bambini riferiscono che venivano esposti a pornografia nel tentativo di venire
sedotti. Nessuno può dire ai mariti, ai figli, ai parenti e ai genitori di
quelle donne violate e uccise che la pornografia non fa male. Inoltre, non ti
farebbe infuriare se un ragazzo semplicemente guardasse la donna che ami allo
stesso modo in cui tu guardi la pornografia?
Bisogna anche sottolineare che la pornografia non è semplicemente un
problema dei ragazzi. Anche molte donne hanno questi problemi e subiscono le
stesse conseguenze. Se anche tu sei una donna e hai queste difficoltà, non sei
da sola. Molte donne hanno scritto articoli per il nostro blog sulle loro
esperienze con la pornografia e su come sono riuscite a liberarsene.
Sinceramente, la pornografia è il modo perfetto per sparare in testa il
tuo futuro matrimonio. Immagina un giovane che ha l’abitudine di guardare
pornografia e non lo dice alla sua fidanzata. Spero che quando sarà sposato, i
desideri di eccitazioni sessuali illecite svaniranno. Ma che fine fa la sua
lussuria dopo il matrimonio? Non scompare; viene imposta a sua moglie. La
pornografia gli ha insegnato a reagire al valore sessuale di una donna e a
nient’altro. Si è allenato a credere che le donne dovrebbero essere sempre fisicamente
perfette e costantemente sessualmente accessibili.
Se anche razionalmente rigetta questa visione, rimane il fatto che la pornografia
ha distorto il modo in cui guarda le donne. Si può dire che vede il mondo attraverso
occhiali-porno. Sa guardare le donne soltanto attraverso le lenti della lussuria.
Uno psicologo che si è specializzato in problemi sessuali ha notato che «più
tempo trascorri in questo mondo di fantasia, e più difficile diventa poi passare
alla realtà»[8].
Finché la moglie di un uomo è una Barbie grandezza naturale con una
squadra di truccatori e parrucchieri che la seguono per tutta la casa, le cose
potrebbero andare lisce per un po’ di tempo. Ma quando la realtà si confronta
con la fantasia, l’uomo rimarrà deluso e l’immagine che la donna ha di se
stessa soffrirà. Nessuna donna reale potrà mai dare soddisfazione ai suoi
desideri e alle sue fantasie disordinate. Questi si focalizzano esclusivamente
sulla gratificazione egoista piuttosto che sul dono mutuo e sulla gioia di far
piacere al proprio sposo.
Una donna ha spiegato che se la compagna reale di un uomo non è sempre disponibile
sessualmente e se non vuole sempre fare quello che lui desidera come le donne su
cui ha fantasticato, potrebbe accusarla di essere una bigotta. Potrebbe
accusarla di essere grassa, a differenza delle modelle che lui adora. Se lei ha
delle necessità, a differenza delle immagini passive delle riviste, allora lei
potrebbe sembrare troppo esigente per lui [9].
In altre parole, non ci vorrà molto per incolparla dei suoi disordini;
le sue fantasie lo avranno privato della capacità di essere veramente intimo
con sua moglie. Un motivo per cui è incapace di avere una sana intimità con sua
moglie è che l’intimità non è una fuga dalla realtà ma la capacità di vedere la
bellezza dell’altro. La presenza della lussuria nel cuore dell’uomo blocca la
sua capacità di vedere la donna come una persona. L’ha ridotta ad un oggetto e
ha ignorato il suo valore come persona. Quando accade questo, lui perde
l’amore. La vera intimità è impossibile.
Si è detto che il problema con la pornografia non è che mostra troppo,
ma che mostra troppo poco. Riduce una donna a nient’altro che al suo corpo.
Così un uomo dedurrà che migliore è il corpo e migliore è la donna. Con questa
impostazione mentale gli uomini non solo si aspettano che le loro future mogli
siano perfette quanto Miss Settembre; ma non apprezzano neanche le qualità più
belle e preziose di una donna, dal momento che le foto di una rivista non potranno
mai rivelarle. Questo induce gli uomini a cercare altrove in una impossibile
tentativo di soddisfare la loro lussuria. Dopotutto, la pornografia favorisce
la falsa mentalità secondo cui il sesso casuale e senza prendere impegni sia il
più soddisfacente e piacevole. E chi è che non vuole essere soddisfatto?
Una risposta all’insoddisfazione coniugale spesso causata dall’abitudine
della pornografia è di portarla nella camera da letto. Questo è un vano tentativo
da parte dell’uomo di ottenere l’eccitamento illecito verso cui si è attaccato.
La povera moglie potrà permetterlo, ma la gioia dell’amore è fuggito dall’uomo,
che non vede più il valore della persona e il bisogno di negare se stesso per
il suo bene. Le coppie sposate che usano la pornografia ottengono che i loro problemi
coniugali diventano peggiori. Se un marito ha bisogno di fingere che sua moglie
è qualcun altro affinché lui sia eccitato, allora diventerà sempre meno
attratto da lei. Invece di amarla, sta distruggendo l’amore tra di loro. Nel
momento in cui dovrebbe rinnovare i voti matrimoniali con il suo corpo,
commette adulterio nella sua mente.
Dato che gli effetti della pornografia sono così disastrosi, gli uomini
e le donne cristiane hanno l’obbligo di liberarsene. Secondo Giovanni Paolo II,
Dio «affida la dignità di ogni donna come compito a ciascun uomo»[10]. Quando
agiamo in un modo che è contrario alla dignità degli altri, agiamo in maniera
contraria alla nostra stessa dignità. Per questo motivo, il Santo Padre dice, «ogni
uomo deve guardare dentro se stesso per capire se colei che gli è stata affidata
come una sorella nell’umanità, come una sposa, non sia diventata nel suo cuore
un oggetto di adulterio»[11].
Se anche la pornografia non avesse effetti negativi sulle persone, non
dobbiamo mai dimenticare che il peccato non è semplicemente una questione
sociale. Dobbiamo amare il nostro prossimo, ma dobbiamo anche onorare Dio in
tutte le nostre azioni e pensieri. Guardare con lussuria le sue figlie è un
peccato grave, anche se nessuna rimane incinta a causa dell’immaginazione di un
altro. «Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la
pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro» (2 Timoteo,
2:22).
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[5] Robert Stoller, Porn: Myths For The Twentieth Century (New Haven, Conn.: Yale University Press, 1993), 31.
[6] Stoller, 32.
[7] U.S. Department of Justice, Child Pornography,
Obscenity and Organized Crime (Washington D.C., February 1988).
[8] Edward Marriot, “Men and Porn”, The Guardian (8 Novembre 2003).
[9] Laurie Hall, “When Fantasy Meets Reality”(www.pureintimacy.org)
[10] Papa Giovanni Paolo II, udienza generale, 24
Novembre 1982. Citato in Man and Woman he
Created Them, 519.
[11] Papa Giovanni Paolo II, lettera apostolica, Mulieris Dignitatem 14 (sulla dignità e
vocazione delle donne) (Boston: Paoline, 1988).
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